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    A chi spetta l’indennità di frequenza?

    indennità di frequenza

    Hai sentito parlare dell’indennità di frequenza, ma non sai di cosa si tratta di preciso? Sei nel posto giusto!
    Leggi questo articolo per capire a chi spetta l’indennità di frequenza e saperne di più.

    Cos’è l’indennità di frequenza?

    L’indennità di frequenza è una prestazione economica rivolta a minori con disabilità, per favorirne l’inserimento scolastico e sociale.

    In particolare, si tratta di un supporto economico mensile che viene erogato dietro domanda, a favore di minori ipoacusici o che presentano difficoltà persistenti nello svolgimento di compiti e funzioni proprie dell’età fino al raggiungimento della maggiore età.

    Data la natura assistenziale di questo beneficio economico, ne hanno diritto i minori con famiglie il cui reddito non superi le soglie previste annualmente dalla legge.

    Requisiti per richidere l’indennità di frequenza

    Vediamo allora insieme i requisiti indicati dall’Inps, per capire a chi spetta l’indennità di frequenza:

    • età inferiore ai 18 anni;
    • riconoscimento di difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della minore età, oppure perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze 500, 1000, 2000 hertz;
    • frequenza:
      • continua o periodica di centri ambulatoriali, di centri diurni pubblici o privati, specializzati nel trattamento terapeutico e nella riabilitazione e recupero di persone portatrici di handicap;
      • di scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado a partire dagli asili nido;
      • di centri di formazione o addestramento professionale pubblici o privati, purché convenzionati, finalizzati al reinserimento sociale dei soggetti;
    • stato di bisogno economico;
    • cittadinanza italiana o iscrizione all’anagrafe e permesso di soggiorno per cittadini comunitari ed extracomunitari;
    • residenza sul territorio dello Stato.

    L’indennità di frequenza non è dovuta invece se il minore si trovi in qualsiasi forma di ricovero o se percepisca già altre indennità, quali quella di accompagnamento, la speciale indennità prevista per i ciechi parziali o l’indennità di comunicazione prevista per i sordi prelinguali.

    In questi casi però è ammessa la facoltà di opzione per il trattamento più favorevole.

    Quanto ti spetta?

    Se possiedi i requisiti che ti abbiamo appena elencato, puoi presentare la tua domanda per l’indennità di frequenza all’Inps. Richiedi prima di tutto al tuo medico di base il certificato medico introduttivo; andrà allegato alla tua domanda insieme alla dichiarazione dei redditi.

    Se la tua domanda risponderà a tutti i requisiti previsti, riceverai il pagamento delle prestazioni dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda e per tutta la durata della frequenza (fino a un massimo di 12 mensilità).

    Per il 2020 l’importo è di 286,81 euro mensili e il limite di reddito personale annuo è pari a 4.906,72 euro.

    Come fare ricorso per l’indennità di frequenza?

    Se ritieni che l’Inps non abbia accettato la tua domanda ingiustamente, un avvocato può aiutarti!

    Risarcimenti & Rimborsi può esaminare con te la documentazione presentata per capire se vi sono state irregolarità o se sia necessario presentare ricorso.

    Puoi contattarci comodamente da casa compilando il form che trovi qui accanto o mandando un’email a info@risarcimentierimborsi.it . Richiedi oggi stesso una consulenza!

    Clicca qui invece se sei interessato al ricorso per l’indennità di accompagnamento.

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