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    Assegno mensile di assistenza, tutto quello che c’è da sapere

    L’assegno mensile di assistenza è una prestazione economica a sostegno del reddito per gli invalidi parziali.

    Questa prestazione assistenziale è stata istituita dalla Legge del 30 marzo del 1971 n. 118 articolo 13. Sin dalla sua istituzione è stata pensata per gli invalidi di tipo civile nei confronti dei quali fosse stata accertata da parte di un medico competente una riduzione della capacità lavorativa.

    All’inizio la legge prevedeva una riduzione della capacità lavorativa con invalidità pari al 67%, successivamente il Decreto Legislativo n. 509 art. 9 del 23 novembre del 1988 ha elevato questa percentuale al 74%. L’innalzamento, tuttora in essere, è entrato in vigore a partire dal 1992 con le nuove tabelle percentuali d’invalidità.

    Ma vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere per ottenere e richiedere l’assegno mensile d’assistenza.

    Assegno mensile di invalidità civile, cos’è

    L’assegno mensile di invalidità civile o assistenza viene concesso solo successivamente alla presentazione di una domanda e solo nel caso in cui sussistano i requisiti richiesti. Questo assegno prevede un supporto al reddito personale con un importo minimo che assista chi ha avuto una riduzione parziale della capacità lavorativa.

    Nel dettaglio, viene concesso l’assegno ai soggetti a cui è stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%. Inoltre, sono richiesti anche specifici requisiti reddituali, quindi è necessario presentare un reddito che sia inferiore alle soglie che vengono previste dalla legge.

    Possono richiedere l’assegno tutti coloro che hanno minimo 18 anni e massimo 67 anni. Per l’invio della domanda ci sono diverse possibilità:  presentare la domanda in modo telematico  direttamente sul sito dell’INPS oppure per effettuare la procedura in modo più veloce e tranquillo, affidarsi al nostro studio legale che può intervenire e assistere il richiedente per tutta la durata della procedura.

    La domanda dev’essere presentata seguendo l’iter previsto dall’ente previdenziale e deve essere corredata di tutte le prove che permettono di verificare il riconoscimento dell’invalidità parziale.

    Assegno mensile di assistenza: requisiti

    Per ottenere l’assegno mensile di assistenza o invalidità sono richiesti specifici requisiti. Solo in presenza di tutti quelli previsti dall’Inps è possibile accedere al riconoscimento del trattamento economico integrativo. In assenza di questi, non si potrà procedere alla domanda o comunque verrà rigettata in quanto non conforme ai requisiti richiesti all’accesso.

    Nel dettaglio, l’assegno può essere richieste nel caso in cui:

    • Sussista il riconoscimento della percentuale d’invalidità compresa tra un minimo pari al 74% e massimo al 99%
    • Il reddito non dev’essere superiore alle soglia che per legge viene stabilita ogni anno per legge
    • Il mancato svolgimento di attività lavorative
    • Un’età minima pari a 18 anni e non superiore ai 67 anni
    • Cittadinanza Italiana
    • Residenza stabile sul suolo nazionale

    Possono accedere al trattamento anche i cittadini comunitari se iscritti correttamente all’anagrafe del comune nel quale risiedono e i cittadini extracomunitari che come previsto dall’articolo 41 del Testo Unico immigrazione abbiano il permesso di soggiorno da minimo 1 anno.

    Infine, l’assegno mensile viene concesso anche se l’invalido si trova attualmente ricoverato all’interno di un istituto pubblico che stia provvedendo al suo sostentamento.

    Ci sono delle incompatibilità da considerare prima di effettuare la domanda all’ente previdenziale. In primo piano questo assegno risulta essere incompatibile con tutte quelle prestazioni che sono considerate a carattere diretto, tra queste sono incluse:

    • Invalidità per causa di guerra
    • Invalidità di lavoro
    • Invalidità di servizio

    L’assegno risulta essere incompatibile anche con le prestazioni che vengono erogate per invalidità da parte dell’Assicurazione Generale Obbligatoria per l’invalidità, le pensioni di vecchiaia e quelle dei superstiti dei lavori dipendenti.

    Infine, lo stesso vale per tutte le gestioni pensionistiche per lavoratori autonomi o dipendenti che si presentano con un carattere obbligatorio.

    Nel caso in cui l’incompatibilità si presenti dopo la concessione iniziale del trattamento mensile, l’invalido è obbligato a inviare una comunicazione all’Inps entro 30 giorni da quando viene notificato il provvedimento di riconoscimento da parte di un altro ente del trattamento pensionistico di invalidità.

    Oltre ai requisiti personali è necessario seguire anche un iter ben preciso ed essere in possesso della documentazione richiesta per fare la domanda. Nel dettaglio è necessario per ottenere la prestazione:

    • Il riconoscimento della minorazione e invalidità civile mediante un verbale che dev’essere rilasciato da parte della Commissione Medico Legale alla conclusione dell’accertamento sanitario.
    • La domanda di avvio del procedimento deve contenere tutti i dati di tipo socioeconomico richiesti. Tra questi ci sono: eventuale presenza di ricoveri, svolgimento di un’attività lavorativa, dati di reddito, modalità di pagamento richiesta, delega per la riscossione di un terzo a favore di specifiche associazioni.

    In presenza di tutti i dati e correttezza dei requisiti si dovrà concludere l’iter di riconoscimento per l’assegno di invalidità civile con l’invio da parte dell’INPS del verbale mediante raccomandata, PEC o servizio di Cassetta Postale Online.

    Assegno mensile di assistenza: limiti reddito

    L’assegno mensile di assistenza viene concesso solo a coloro che presentano un limite di reddito annuo. Al momento, sono presenti solo i dati del 2021 che vedevano un limite di reddito personale per accedere alla prestazione economica pari a 4.931,29 euro. Per quanto riguarda l’importo dell’assegno questo è stato per il 2022 pari a 300 euro.

    Per essere certi che si rientri nei limiti di reddito previsti, viene effettuato un accertamento del requisito reddituale al momento della prima liquidazione. Nel dettaglio sono considerati i redditi dell’anno in corso che sono stati dichiarati in via presuntiva da parte dell’interessato.

    Gli anni successivi, invece, vengono calcolati considerando i redditi che sono stati percepiti nell’anno solare di riferimento. Infine, per altre tipologie di reddito, diverse dalle pensioni, si considerano quelli che sono stati percepiti negli anni precedenti.

    L’importo dell’assegno, in caso di condizioni particolari di reddito, potrebbe essere incrementato su base mensile come previsto dalla maggiorazione sociale.

    In ogni caso, viene a decadere l’assegno mensile d’invalidità civile nel momento in cui si raggiunge l’età per il pensionamento di vecchiaia, oggi fissato a 67 anni. Raggiunta quest’età l’assegno mensile di assistenza viene trasformato nell’assegno sociale sostitutivo come previsto dalla legge, e secondo gli importi che sono previsti in quell’anno specifico per questa prestazione pensionistica dedicata.

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