Chi fa chemioterapia ha diritto all’accompagnamento?

Oramai lo sapete, l’accompagnamento è una prestazione che viene elargita ad alcuni invalidi civili al 100% ma nel caso in cui si faccia chemioterapia, si potrà avere comunque diritto all’accompagnamento?
Abbiamo già affrontato l’argomento della chemioterapia rispetto all’indennità di accompagnamento in questo articolo, oggi vedremo insieme che diritti si ha rispetto all’accompagnamento facendo chemioterapia.
Indice
Cos’è l’indennità di accompagnamento?
L’accompagnamento o indennità di accompagnamento è una prestazione assistenziale che lo Stato – attraverso l’INPS – elargisce agli invalidi civili al 100% che non siano in grado di svolgere le attività del quotidiano senza un caregiver o una persona terza.
Verrà elargita, dunque, agli invalidi civili totali che siano anche cittadini italiani o cittadini comunitari o ancora extracomunitari, purché in possesso dei documenti necessari e in caso di cittadini extracomunitari sarà necessario un permesso di soggiorno valido da almeno un anno.
Non verranno richieste documentazioni come DSU o ISEE poiché l’accompagnamento non tiene conto del reddito del richiedente o del suo nucleo familiare, stesso discorso per l’età anagrafica.
Chi fa chemioterapia può ottenere l’accompagnamento?
Idealmente sì, ma questa domanda non ha per forza una risposta affermativa.
Difatti, se si è in grado di compiere comunque le azioni della quotidianità malgrado la chemioterapia non si avrà diritto all’accompagnamento. Questo poiché l’accompagnamento o indennità di accompagnamento, come dice il termine stesso, viene elargito solo nel caso in cui si necessiti di una persona terza.
Quindi, secondo la Cassazione, chi si sottopone alla chemioterapia o alla radioterapia ha diritto all’accompagnamento o indennità di accompagnamento solo nel caso in cui abbia i requisiti descritti dalla Legge numero 18 datato 11 febbraio 1980.
Il requisito sarebbe quello già valido per l’accompagnamento canonico, ovvero non essere in grado di deambulare o a compiere gli atti della quotidianità senza bisogno di un aiuto da parte di terzi.
E per chi creda che ciò non sia possibile poiché si tratta di periodi di tempo limitati, ricordiamo la sentenza del 2004 della Suprema Corte numerata 10212, la quale ha specificato che l’indennità di accompagnamento è prevista solo per il periodo delle cure anche se queste fossero inferiori al mese.
Si ricorda però che se la persona richiedente l’accompagnamento e avente i requisiti fosse ricoverata potrebbero non avere diritto all’accompagnamento, come specificato in questo articolo, infatti se il ricovero è superiore ai trenta giorni o nel caso in cui vi sia una retta del ricovero a carico di un ente o struttura pubblica; ciò è valido anche se i familiari o il paziente versano cifre supplementari per ottenere migliorie nei trattamenti.
Quindi per day hospital l’assegno di accompagnamento non andrà sospeso.
Malgrado i requisiti idonei, potrebbe capitare che la modulistica venga compilata erroneamente o che per qualche motivo venga rifiutata, magari perché ci si è dimenticati di spuntare la casella sull’accompagnamento o per motivi esterni alla nostra compilazione.
In questo caso si avranno sei mesi di tempo per poter fare ricorso al rifiuto ottenuto.
Per poter fare ricorso potreste provare a fare di nuovo domanda e ricorso autonomamente o tramite un CAF o patronato, ma rischiereste di ritrovarvi di nuovo con lo stesso risultato o magari di sforare oltre i limiti.
Proprio per questo motivo sarebbe meglio affidarvi ad un team di esperti che possa affrontare qualsiasi problematica potrebbe affacciarsi e permettervi di ottenere l’indennità di accompagnamento anche durante un periodo di chemioterapia, anche se di breve durata.
Conclusioni
Siete invalidi civili al 100% o avete un parente che rientra in questa categoria e che può beneficiare dell’indennità di accompagnamento nel 2021?
State facendo chemioterapia o siete i caregiver della persona che sta facendo chemioterapia?
Vorreste richiedere l’indennità di accompagnamento o l’avete già richiesta e ma avete ricevuto esito negativo anche se effettivamente avete i requisiti per poter ottenere l’accompagnamento?
Noi di Risarcimenti e Rimborsi affrontiamo questo tipo di casi ogni giorno, trattiamo moltissimi clienti che dopo aver provato spontaneamente o attraverso CAF o patronati indaffarati, sovraccaricati o semplicemente poco competenti, si siano poi dovuti rivolgere alla nostra esperienza.
Troverete da noi un team di avvocati specializzati in pratiche per la richiesta di accompagnamento anche in caso di chemioterapia o radioterapia che potranno fare richiesta per voi o per la persona di cui vi prendete cura e ottenere l’indennità di accompagnamento.
E se avete dubbi sull’invalidità e sull’accompagnamento e vorreste leggere una comoda guida che vi aiuti a capire, potrete ottenerla gratuitamente e in pochi semplici passi tramite il nostro sito web, vi basterà cliccare su questa pagina.
Basterà semplicemente inserire il proprio indirizzo email e accettare l’informativa, dopodiché si dovrà cliccare sulla scritta “Scarica la guida” per ottenere la guida in formato PDF, pratica e utile da poter leggere con agevolezza.
Se volete la certezza di essere seguiti da esperti del settore che non vi chiederanno di pagare cifre sibilline senza una consulenza conoscitiva, contattateci!
Difatti la nostra politica lavorativa prevede che prima ancora di richiedere un pagamento, faremo un primo consulto dove verranno richiesti i dati necessari per assicurarsi che la vostra domanda sia effettivamente idonea e che voi o il vostro caro, rientri nei requisiti di idoneità.
Una volta appurato ciò, avrete la possibilità di essere seguiti da personale esperto, cortese e che si prenderà personalmente cura di voi per farvi ottenere l’indennità di accompagnamento 2021.