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    Chi percepisce l’indennità di accompagnamento può lavorare?

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    Abbiamo visto tutte le novità sull’indennità di accompagnamento 2021, abbiamo scoperto gli importi dell’indennità di accompagnamento e cosa fare in caso di chemio o radioterapia, oggi vedremo insieme che cosa può fare o non fare una persona che percepisce l’indennità di accompagnamento.
    Analizzeremo l’invalido civile al 100% e la possibilità di guidare e la possibilità di percepire sia l’indennità di accompagnamento che uno stipendio da lavoratore dipendente!

    Che cos’è l’indennità di accompagnamento?

    L’indennità di accompagnamento è una prestazione di assistenza riconosciuta dall’INPS a invalidi civili totali, persone che hanno difficoltà a deambulare senza un accompagnatore o a compiere semplici gesti nella quotidianità.
    Per poter usufruire dell’indennità di accompagnamento non occorre rispettare limiti reddituali o non avere accesso ad altre prestazione assistenziali, occorre però:

    • Essere riconosciuto come un cittadino italiano oppure essere in possesso di permesso di soggiorno di almeno un anno.
    • Essere un invalido civile al 100% o invalido totale e risultante non autosufficiente

    A differenza di altri aiuti assistenziali, in questo caso non sarà necessario rientrare in un range reddituale o dimostrare degli introiti massimi attraverso il modello ISEE.
    Al contrario, saranno davvero pochi i requisiti per poter rientrare nella richiesta dell’indennità di accompagnamento.

    A chi è rivolta l’indennità di accompagnamento?

    L’indennità di accompagnamento è, dunque, rivolta a tutti gli invalidi civili al 100% – senza limiti di età o reddituali – che dimostrino di non riuscire a svolgere le mansioni quotidiane senza l’aiuto di un accompagnatore.
    E’ accertata per coloro che:

    • siano riconosciuti come cittadini della nostra nazione e in caso di cittadini stranieri, essi siano cittadini comunitari ed iscritti all’anagrafe del comune di residenza
    • Oppure che siano cittadini stranieri extracomunitari in regolare possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno. Gli interessati dovranno, inoltre, avere residenza stabile e abituale nel territorio nazionale.
    • In ognuno di questi casi, è necessario rientrare nella categoria di invalido civile al 100% non in grado di attuare le azioni del quotidiano senza l’aiuto di terzi.

    In caso si rientri in questa casistica, si potrà richiedere l’indennità di accompagnamento e – se idonei –  servirà prima di tutto il certificato del medico di base che attesti la condizione di salute. Ricordatevi che il medico può richiedere un pagamento per redigere il documento.
    Oltre a ciò, bisognerà poi utilizzare il certificato – con conseguente codice identificativo univoco – per poter fare richiesta tramite il portale dell’INPS. La domanda potrà essere inviata solo in modo telematico.

    Chi percepisce l’indennità di accompagnamento cosa può fare?

    Scoperto in cosa consiste la prestazione assistenziale conosciuta come indennità di accompagnamento e a chi è rivolta, rimane da chiedersi quali siano le azioni – anche semplici come guidare o lavorare – che l’invalido civile e che risulti percepire un’indennità di accompagnamento nel 2021 può fare o meno.
    Si può avere la patente? Si può avere un lavoro? Che cosa comporta lavorare ed essere invalido e percepire l’indennità di accompagnamento?
    Vediamolo insieme!

    Indennità di accompagnamento e guida

    Partiamo dalla guida. Per molte categorie di invalidi civili la guida può essere totalmente esclusa – pensiamo a chi soffra di crisi epilettiche farmacoresistenti o a ciechi assoluti – ma ciò non si estende a tutti.
    Per molti, l’idea di un connubio fra indennità di accompagnamento e capacità di guidare risulterà sgradevole o impossibile, ma effettivamente non vi è un divieto generalizzato che impedisca a chi percepisce l’indennità di accompagnamento di poter anche prendere la patente e guidare.
    Questo perché l’indennità di accompagnamento viene elargita ad invalidi civili al 100% ma questo non significa necessariamente che essi non possano soffrire di patologie psichiche più che fisiche.
    Ecco, dunque, che la guida non diventa per forza un divieto totale. Andrà analizzato casistica per casistica.
    Se l’invalido civile risulterà idoneo all’indennità di accompagnamento per motivi che non concernono la guida, esso potrà guidare.

    Indennità di accompagnamento e lavoro

    Ed ecco la nota dolente: il lavoro!
    La nostra Costituzione ci ricorda che la nostra stessa nazione è fondata sul lavoro e a tutti starà tornando in mente l’adagio che recita “il lavoro rende liberi”, ma per chi percepisce la pensione d’invalidità e/o l’indennità di accompagnamento la possibilità di lavorare può esserci o lavorare e percepire uno stipendio come lavoratore dipendente insieme all’indennità è impossibile?
    La risposta è sì, è possibile.
    Questo, poiché, l’assegno di invalidità non è incompatibile con un’attività lavorativa.
    Perciò se l’invalido fosse ritenuto invalido al 100% e quindi idoneo alla pensione d’invalidità, ed inoltre fosse ritenuto non idoneo a provvedere agli atti della vita quotidiana autonomamente, e quindi idoneo ad ottenere l’indennità di accompagnamento, potrebbe comunque lavorare e percepire uno stipendio.
    Fermo restando ciò, l’invalido civile al 100% che percepisce l’assegno di invalidità non può percepire la pensione diretta d’invalidità e la pensione per invalidità di lavoro o di servizio, né le rendite Inail.
    L’invalido che – malgrado l’invalidità al 100% e l’inabilità a svolgere le attività del quotidiano autonomamente – riuscirà comunque a svolgere un’attività lavorativa dovrà iscriversi a delle liste speciali per il collocamento mirato del centro dell’impiego.
    Ciò significa che verrà assunto grazie alla Legge 68/99 che tutela le categorie protette come quelle degli invalidi e permette loro di essere assunti tramite sgravi ed agevolazioni ai titolari.

    Conclusioni

    Siete invalidi civili al 100% o avete un parente che rientra in questa categoria e che può beneficiare dell’indennità di accompagnamento nel 2021?
    Vorreste richiedere l’indennità di accompagnamento ma siete già stati assunti grazie alla legge 68/99 e temete che vi possa essere negata?
    Noi di Risarcimenti e Rimborsi siamo specializzati in pratiche come questa e ci occuperemo di fare la richiesta per l’indennità d’accompagnamento INPS per te o per un tuo caro e a risolvere qualsivoglia problematica legata all’indennità di accompagnamento e al lavoro.
    Hai altri dubbi su invalidità e accompagnamento e vorresti leggere una comoda guida che ti aiuti a capire?
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