Come fare domanda d’invalidità in 5 passaggi

Vediamo insieme come fare domanda d’invalidità in 5 passaggi. Scopri tutto ciò che c’è da sapere e come evitare gli errori più comuni!
Ogni anno vengono inoltrate all’Inps migliaia di domande d’invalidità, ma solo il 67% ottiene un verdetto positivo. Molte domande infatti vengono rigettate per futili motivi o anche per errori di forma o imprecisioni che pregiudicano la decisione finale della commissione medica. Per questo motivo è importante iniziare con il piede giusto! Vediamo insieme come fare domanda d’invalidità in 5 passaggi!
Indice
Primo passo: chi può richiedere l’invalidità?
Questo primo passo potrebbe sembrare scontato. In realtà, avere un’idea chiara di chi può richiedere l’invalidità è importante per presentare una domanda completa e richiedere tutti i benefici che vi spettano. Può capitare infatti che a un invalido civile al 100% non venga concesso l’accompagnamento semplicemente perché non l’ha chiesto, anche se ne avrebbe diritto. Un altro errore molto comune è dovuto alla confusione tra invalidità e handicap (che si riferisce alla legge 104) e che porta a richiedere i benefici sbagliati. Vediamo allora insieme chi può chiedere il riconoscimento d’invalidità e a quali benefici si ha diritto.
Secondo la legge italiana, le categorie che possono richiedere l’invalidità civile sono i mutilati e gli invalidi civili, i ciechi e i sordi, gli affetti da talassemia e drepanocitosi.
Si ha diritto a dei benefici economici proporzionati alla propria percentuale di invalidità, a partire dal 34%. Sotto il 33% l’invalidità è considerata lieve e non si ha diritto a benefici di alcun tipo. Ecco la tabella su cui si basano i benefici, approvata con decreto del Ministro della Salute del 5 febbraio 1992:
Percentuale di invalidità | Benefici ottenibili |
---|---|
fino al 33% | Nessun riconoscimento |
dal 46% | Iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata |
dal 33% al 73% | Assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali |
dal 66% | Esenzione ticket sanitario |
Dal 74% al 100% | Prestazioni economiche |
Ricordiamo inoltre che per presentare domanda è necessario essere cittadini italiani con residenza in Italia o cittadini stranieri comunitari legalmente residenti in Italia oppure cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia, con regolare permesso di soggiorno.
Secondo passo: certificato introduttivo
Adesso che sai chi può richiedere l’invalidità, il secondo passo è ottenere il certificato introduttivo. Si tratta di un certificato medico specifico senza il quale non è possibile inoltrare la domanda d’invalidità. Per ottenerlo basta semplicemente recarsi dal proprio medico di base o da un altro medico abilitato. Il medico compila il certificato online e lo inoltra all’INPS e fornisce la ricevuta al paziente insieme a una copia del certificato medico originale, che dovrà essere portata alla visita medica.
Controlla che il certificato sia ben scritto e che siano chiare sia le patologie, che la tua storia clinica e quello che richiedi. Una presentazione frettolosa del tuo caso può pregiudicare l’esito della domanda e non farti ottenere ciò che ti spetta.
Terzo passo: domanda di accertamento sanitario
Una volta inoltrato il certificato medico all’Inps, il richiedente dovrà inoltrare la domanda di accertamento sanitario.
L’accertamento sanitario servirà a verificare, sulla base delle minorazioni di cui il richiedente è affetto, il grado di invalidità civile, la cecità civile, la sordità, la disabilità e l’handicap.
Per la presentazione della domanda d’invalidità civile, il certificato medico introduttivo ha una validità di 90 giorni. Presentare la domanda è semplice: basta collegarsi sul sito Inps e utilizzare il codice del certificato medico. In alternativa ci si può anche rivolgere a patronati o associazioni di categoria dei disabili.
Quarto passo: visita della commissione medica
Dopo aver inoltrato la domanda di accertamento sanitario, verrete contattati per sostenere la visita della commissione medico-legale. La visita verrà effettuata presso l’ASL o l’Inps nella data indicata nella convocazione.
Al momento della visita, il cittadino può farsi accompagnare da un medico di fiducia e deve consegnare alla Commissione la copia di un valido documento di riconoscimento e la documentazione sanitaria completa.
Vi raccomandiamo di preparare la documentazione medica con cura, aggiungendo tutti gli esami e i certificati che possano attestare con chiarezza le vostre condizioni. La Commissione avrà poco tempo a disposizione per capire il caso del richiedente, perciò tutto ciò che riuscite a dimostrare tramite certificati e attestazioni mediche ha un ruolo decisivo.
Ad esempio, ci sono alcuni test che si possono richiedere per dimostrare che una persona anziana ha diritto all’accompagnamento.
Quinto passo: verbale di visita
Dopo gli accertamenti, la Commissione redige in formato elettronico il verbale di visita, che viene inviato al richiedente in duplice copia: una con tutti i dati sanitari, anche sensibili, e l’altra con il solo giudizio finale.
Se il richiedente ha diritto a delle prestazioni economiche, deve compilare e inviare all’INPS il modello AP70, per dimostrare di avere anche i requisiti amministrativi necessari.
Di che si tratta? Scoprilo nella nostra guida su come leggere il verbale d’invalidità!
Cosa fare se l’Inps non riconosce quanto ti spetta?
Adesso sai come fare domanda d’invalidità in 5 passaggi! Speriamo che questa guida ti sia stata utile.
Ma cosa puoi fare se l’Inps non riconosce quanto ti spetta?
Nel caso in cui l’Inps abbia respinto a torto la vostra domanda di riconoscimento per l’invalidità civile o vi abbia riconosciuto una percentuale di invalidità inferiore a quanto vi spetta, non perdete tempo! Entro sei mesi dal ricevimento del verbale è possibile fare ricorso.
Noi di Risarcimenti & Rimborsi siamo pronti ad ascoltare la vostra storia e a batterci per i vostri diritti!
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