Come ottenere la pensione per cecità nel 2023?

Cosa devo fare per ottenere una pensione di cecità? Chi può averne diritto? Quali altre prestazioni sono disponibili per le persone non vedenti? Scopritelo insieme in questo articolo!
Indice
A quali benefici hanno diritto i ciechi civili?
L’INPS offre ai cittadini una serie di misure finanziarie per aiutare le persone con disabilità. Queste includono pensioni speciali e indennità per le persone sorde o cieche.
L’INPS prende in considerazione i ciechi civili congeniti o che hanno sviluppato questa condizione per motivi diversi dalla guerra, dagli infortuni sul lavoro o dal servizio militare.
Le prestazioni che possono essere richieste sono differenziate in base al grado di cecità del richiedente.
In particolare, i ciechi totali hanno diritto a una pensione e a un’indennità di accompagnamento; i ciechi parziali hanno diritto a una pensione e a un’indennità speciale e tutti hanno diritto a protesi e ausili, all’iscrizione al servizio di collocamento obbligatorio per disabili e all’esenzione dai ticket.
Per avere diritto a queste prestazioni è necessario essere cittadini italiani o residenti in Italia (nel caso di rifugiati, apolidi, cittadini dell’UE o extracomunitari con permesso di soggiorno permanente).
Come richiedere la pensione e l’indennità di accompagnamento per i ciechi assoluti?
La pensione per i ciechi assoluti spetta a coloro che ne facciano richiesta e dimostri non solo di avere una cecità assoluta riconosciuta, ma di essere anche maggiorenni.
Nello specifico, si tratta di persone con un residuo visivo pari a zero in entrambi gli occhi.
Essendo un aiuto studiato per chi è in difficoltà economica, a questi due requisiti va sommato anche un ISEE che dimostri che il proprio reddito annuo non supera la soglia stabilita dalla legge.
Per il 2023 l’importo della pensione è di 339,48 euro per i ciechi non ricoverati e 313,91 euro per quelli ricoverati, e viene corrisposta per 13 mensilità.
Il limite di reddito personale annuo invece è pari a 9.102,34€ se il pensionato è solo; mentre 15.644,85€ se il pensionato è coniugato.
In caso di cecità totale, alla pensione si aggiunge anche un’indennità legata alla pensione.
A differenza della pensione, questa prestazione in denaro viene concessa ai cittadini non vedenti indipendentemente dalla loro situazione finanziaria o dall’età.
L’indennità viene erogata per 12 mesi e il suo importo rimane invariato anche se la persona interessata è ricoverata in un istituto statale.
Nel 2023, l’importo dell’indennità è di 959,21€ mensili.
Come funziona la pensione e l’indennità di accompagno 2023 per i ciechi parziali “ventesimisti”?
La pensione per gli ipovedenti ventesimisti, viene corrisposta alle persone ipovedenti, indipendentemente dall’età, la cui acutezza visiva residua in entrambi gli occhi non superi 1/20simo.
Come nel caso della pensione per i ciechi assoluti, il reddito deve rientrare ogni anno nei limiti previsti dalla legge.
La pensione per l’anno 2023 è di 2313,91 euro e viene pagata per tredici mensilità e il limite reddituale è di 17.900€.
Oltre a questa pensione, esiste un’indennità speciale ulteriore per i ventesimisti parzialmente ciechi.
In questo caso non ci sono limiti di reddito o di età per questa prestazione.
L’indennità per il 2023 è di 217,64 euro e viene corrisposta 12 volte al mese.
Altri benefici: il collocamento lavorativo tramite la Legge68/99
Il collocamento mirato è disponibile per gli invalidi civili, i ciechi civili e i sordi con una percentuale di disabilità pari o superiore al 45%.
Si tratta di uno strumento volto a trovare l’impiego per le persone con disabilità, in lavori che soddisfino le loro esigenze di salute e di capacità lavorativa.
L’accesso al collocamento mirato è possibile dopo una valutazione della disabilità.
Tale valutazione può essere effettuata quando ci si presenta a una commissione medica in caso di invalidità civile, cecità e ipoacusia.
Se invece si è già in possesso di un certificato di invalidità, si può ottenere l’approvazione in un secondo momento senza fornire un certificato medico.
Come chiedere il riconoscimento dell’invalidità per cecità nel 2023?
Ora che abbiamo visto quali sono le prestazioni erogate dall’INPS, rimane da capire come si ottiene la pensione per non vedenti totali.
Per ottenere le prestazioni descritte oggi, il primo passo è quello di richiedere un certificato medico al proprio medico di base.
Una volta che il medico avrà ottenuto un certificato che illustra le condizioni di salute del richiedente, sarà necessario visitare il sito web dell’INPS e presentare una domanda online di invalidità.
Seguirà la visita della commissione medica che rilascerà un verbale che confermerà la condizione medica del richiedente.
Per saperne di più, leggete la guida “Come richiedere l’invalidità in cinque passi”!
Cosa fare dopo aver richiesto il verbale e come effettuare la domanda?
Ora sapete quali sono i requisiti per la pensione di cecità e quali sono gli aiuti economici di cui potete beneficiare.
Ma cosa fare se la procedura non va a buon fine?
Partendo dal presupposto che voi sappiate come effettuare la domanda attraverso gli appositi mezzi – sito INPS, CAF, Patronati – che succede se l’INPS rifiuta la domanda?
Non perdete tempo se l’Inps non vi riconosce la pensione di cecità o le prestazioni economiche a cui avete diritto! Potete fare ricorso entro sei mesi dal ricevimento del verbale.
Noi di Risarcimenti & Rimborsi siamo pronti ad ascoltarvi e a lottare per i vostri diritti! Abbiamo una vasta esperienza nella presentazione di ricorsi contro l’Inps, esamineremo il tuo caso in modo approfondito e ti daremo tutto il supporto di cui hai bisogno.
Conclusioni
Sei un invalido civile al 100% che rientra nella categoria di cieco assoluto e che può beneficiare dell’indennità di accompagnamento nel 2023 per ciechi assoluti ma non sai come effettuare la domanda o hai provato a recarti da Caf e Patronati ma senza successo?
Noi di Risarcimenti e Rimborsi siamo specializzati in pratiche di richiesta dell’indennità di accompagnamento e di tutto ciò che riguarda la sfera della disabilità e saremo lieti di effettuare la richiesta per l’indennità d’accompagnamento INPS per te o per un tuo caro al tuo posto e a risolvere tutte quelle piccole problematiche legate all’indennità di accompagnamento e al lavoro che potrebbero venirsi a creare e che genererebbero ansie e paure.
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Il nostro primo consulto è assolutamente necessario, poiché valuteremo noi per primi l’idoneità a poter effettuare la domanda.
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