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    Indennità di accompagnamento e chemioterapia

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    Abbiamo affrontato l’argomento delle novità inerenti l’indennità di accompagnamento 2021 in un precedente articolo – e potete trovare maggiori informazioni sul cambiamento degli importi negli ultimi tre anni, qui
    Oggi invece vedremo insieme come comportarsi e come richiedere, l’indennità di accompagnamento in caso di presenza di un tumore e nel delicato periodo della chemioterapia.
    Buona lettura

    Indennità di accompagnamento: chi può richiederla?

    Per poter richiedere l’indennità di accompagnamento INPS, vi sono davvero pochi requisiti necessari.
    A differenza di altri aiuti assistenziali, in questo caso non è necessario rientrare in un range reddituale o dimostrare degli introiti massimi attraverso il modello ISEE.
    Al contrario, sono davvero pochi i requisiti per poter rientrare nella richiesta dell’indennità di accompagnamento.
    Vediamo ora cosa invece serve per avere diritto all’indennità di accompagnamento:

      • essere riconosciuto come un cittadino italiano (in caso di cittadino straniero, esso dovrà essere un cittadino straniero comunitario iscritto all’anagrafe del comune di residenza)
      • In alternativa, il cittadino straniero extracomunitario deve essere un possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno. L’interessato dovrà inoltre avere residenza stabile e abituale nel territorio nazionale.
      • Essere un invalido civile al 100% o invalido totale e risultante non autosufficiente (per chi non si trova nella fascia di età lavorativa, varrà una valutazione di invalidità che tenga conto della presenza di evidenti e gravi difficoltà a svolgere compiti e funzioni propri di quell’età).Come visto, dunque, non vi sono vincoli di età o di reddito per poter usufruire di questo servizio INPS.

    Ma che cosa cambia per chi sta affrontando la chemioterapia o la radioterapia? E’ comunque possibile richiedere l’indennità di accompagnamento per chi ha un tumore?

    Indennità di accompagnamento e chemioterapia

    Come potrai approfondire nel nostro video – che potrai recuperare qui sotto – la chemioterapia non da automaticamente diritto all’indennità di accompagnamento.
    Difatti, se il paziente risulta in grado di compiere le azioni ordinarie non avrà diritto all’indennità di accompagnamento, poiché questo è un servizio che viene elargito a persone che non sono in grado di svolgere le azioni quotidiane da sole e che quindi necessitano di una persona che li accompagni regolarmente.
    Di seguito, il video esplicativo.

    L’indennità di accompagnamento può essere richiesta per un tumore?

    Ma quindi l’indennità di accompagnamento può essere richiesta per un tumore?
    La cassazione parla chiaro in merito.
    La giurisprudenza della Cassazione unanimemente riconosce l’indennità di accompagnamento alle persone sottoposte a chemioterapia o radioterapia, ma solo nel caso in cui soddisfino i requisiti della Legge n. 18 del 11 febbraio 1980.
    Secondo questa legge, tutti coloro che sono riconosciuti impossibilitati a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o a compiere gli atti quotidiani della vita hanno diritto all’indennità di accompagnamento . L’indennità quindi è pensata come una misura economica di supporto ulteriore per chi necessita di assistenza continua.
    La Suprema Corte, con la sentenza del 27.5.2004 n.10212,  ha confermato che al malato sottoposto a chemioterapia e in condizioni di difficoltà spetta l’indennità di accompagnamento per il periodo delle cure, “poiché nessuna norma vieta il riconoscimento del diritto ad indennità di accompagnamento anche per periodi molto brevi, addirittura inferiori al mese”.
    Quindi l’accompagnamento durante la chemioterapia può essere richiesto anche solo per brevi periodi, purché sussistano i presupposti previsti dalla legge.
    Nota bene, però: nel caso in cui il beneficiario dell’indennità di accompagnamento risulti ricoverato – a titolo gratuito – in un istituto a carico dello Stato, l’indennità andrà sospesa.
    Ciò non vale per tutti i casi di ricovero, ma solo nei casi in cui il ricovero sia pari o superiore ai 30 giorni o nel caso in cui la retta del ricovero sia a totale carico di un ente o struttura pubblica; questa clausola è valida anche se i familiari o il paziente versano cifre supplementari per ottenere migliorie nei trattamenti.
    Quindi per day hospital o per brevi degenze l’assegno di accompagnamento non andrà sospeso.
    Perciò, in parole povere, l’assegno di accompagnamento continuerà a spettare all’invalido non autosufficiente anche durante il ricovero in ospedale, a patto che la struttura non fornisca le forme di assistenza di cui il paziente necessita.

    Richiesta d’indennità di accompagnamento rifiutata per chemioterapia: che fare?

    Sebbene la richiesta d’indennità di accompagnamento, da recenti ricerche, pare venga richiesta in maggior numero per persone che stiano facendo un ciclo di chemioterapia, può capitare che questa richiesta d’indennità di accompagnamento venga rifiutata.
    Perché accade?
    Cosa fare per tutelarsi?
    Molte volte, può capitare che la domanda venga rifiutata per una scorretta compilazione della modulistica.
    Come sappiamo, l’indennità di accompagnamento può essere richiesta all’interno della domanda d’invalidità.
    Se però, una volta compilate tutte le sezioni riguardanti le varie patologie, nel certificato medico non venissero spuntate le voci sull’accompagnamento – ovvero “la persona è impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore” e “la persona non è in grado di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua” – potreste veder rifiutata la vostra domanda, sebbene idonea.
    Potrebbe capitare invece che malgrado la documentazione sia idonea, per qualche motivo venga comunque rifiutata.
    Se anche il vostro caso rientra in quest’ultima categoria, sappiate che avete sei mesi di tempo dal rifiuto per poter fare ricorso.
    In questi casi sconsigliamo di fare ricorso autonomamente o tramite CAF o patronati, poiché potreste finire vittime dello stesso risultato o peggio, sforare i tempi limite.
    Per questo vi consigliamo di affacciarvi ad un avvocato esperto, in grado di risolvere queste problematiche e che possa farvi avere ciò che vi spetta di diritto!

    Conclusioni

    Siete invalidi civili al 100% o avete un parente che rientra in questa categoria e che può beneficiare dell’indennità di accompagnamento nel 2021?
    State facendo chemioterapia e volete richiedere l’indennità di accompagnamento o peggio, l’avete richiesta e vi è stata erroneamente rifiutata?
    Noi di Risarcimenti e Rimborsi siamo specializzati in pratiche come questa e ci occuperemo di fare la richiesta per l’indennità d’accompagnamento INPS per te o per un tuo caro.
    Hai altri dubbi su invalidità e accompagnamento e vorresti leggere una comoda guida che ti aiuti a capire?
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