News: aumento delle pensioni nel 2021

Avevamo parlato, negli scorsi mesi, degli aumenti delle pensioni d’invalidità e di come richiedere gli arretrati della pensione d’invalidità 2021, attualmente però la pensione d’invalidità non è l’unica ad aver visto un’incremento delle proprie cifre, un altro esempio lo troviamo – infatti – nell’importo dell’indennità di accompagnamento per gli invalidi civili, ma queste categorie potrebbero non essere le uniche a beneficiare di questi nuovi incrementi.
Ci sono novità anche per tutti i pensionati e lavoratori, vediamo di cosa si tratta!
Aumento pensioni d’invalidità
Negli scorsi mesi abbiamo parlato a lungo della sentenza della Corte di Cassazione, attuata dall’oramai ex Premier Giuseppe Conte, che annunciava l’aumento dell’importo della pensione per gli invalidi civili totali.
Tale cifra, infatti, – grazie all’incremento al milione – è salita fino ad arrivare a 651,51 euro mensili.
Se vi foste persi i precedenti articoli – che vi consigliamo di recuperare per una lettura completa e consapevole – per poter richiedere la pensione d’invalidità civile occorrerà:
- avere redditi propri non superiori a 8.469,63 euro qualora il beneficiario non sia sposato;
- avere redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro e redditi propri cumulati con quelli del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro, qualora il beneficiario sia sposato e non legalmente ed effettivamente separato.
- Essere dichiarati invalidi civili
Per essere dichiarati invalidi civili bisognare risultare soggetti che abbiano una menomazione – che sia genetica o acquisita nell’arco della propria vita, fra cui si trovano gli inabili, sordi o ciechi civili –; essi hanno diritto a richiedere e percepire una pensione o assegno d’invalidità, come previsto ai sensi L. 118/71.
Chiunque rientri in questa categoria e percepisca una pensione d’invalidità ha avuto diritto a rientrare nel trattamento di maggiorazione economica dell’importo, il famoso “incremento al milione” che ha portato le pensioni a 651€ mensili.
Questo incremento è valido per tutti gli invalidi civili dai 18 anni ai 60 anni ed ha dato la possibilità, inoltre, di richiedere gli arretrati dal 20 luglio 2020.
Difatti, chi ha diritto all’incremento al milione, può e deve richiedere gli arretrati previsti da luglio 2020 – salvo per gli ultra sessantenni, dove gli arretrati possono arrivare fino a cinque anni.
Come richiedere l’aumento della pensione d’invalidità?
L’aumento della pensione d’invalidità tramite l’incremento al milione è stato automaticamente erogato a chi ne avesse diritto, la problematica è comparsa invece per gli arretrati spettanti.
L’INPS, infatti, ha reso noto che gli arretrati andranno chiesti autonomamente o andranno persi.
Perciò, per tutti coloro che volessero richiedere gli arretrati della pensione d’invalidità civile con l’aumento, vi sono solo tre metodi da poter seguire – precedentemente citati in un nostro famoso articolo:
Metodo 1: fare domanda all’Inps
Bisognerà avere con sé il verbale di riconoscimento dell’invalidità civile inviato dall’INPS – puoi richiedere che ti venga inviato tramite raccomandata A/R o puoi trovarlo nel cassetto postale nella parte MyInps del portale online – e in seguito compilare il modello AP70 ed inviarlo attraverso l’apposita sezione sul portale online dell’INPS.
Questo metodo richiede una connessione internet, un pc o cellulare idoneo, il codice pin con cui poter accedere o metodo equivalente (la carta d’identità elettronica o lo SPID) e soprattutto maestria nell’utilizzo dei portali web e delle applicazioni.
Sconsigliamo questo metodo perché di difficile adesione per tutti e soprattutto prevede l’utilizzo di “malizie” del mestiere per poter assicurarsi una risposta positiva.
Metodo 2: fare domanda all’Inps tramite un CAF o un patronato
Anche in questo caso verranno richieste le documentazioni sopraccitate, il lato positivo è che ciò che dovreste fare voi nella pagina dell’Inps verrà fatto dal patronato ma se vi saranno disguidi – che casualmente l’INPS sta riscontrando spesso – o rifiuti immotivati, non verrete seguiti.
Oltre a ciò molti CAF non sono informati a sufficienza o non hanno le abilità per poter affrontare una simile domanda e potrebbero considerarvi erroneamente non idonei e farvi perdere dei soldi che vi spettano di diritto.
Ne parliamo meglio in questo articolo dove analizziamo una situazione in cui un soggetto vede rifiutata la propria domanda a causa di un disguido col patronato.
Ecco perché, secondo noi, il terzo metodo è il migliore!
Metodo 3: fare domanda all’Inps tramite un avvocato specializzato
Noi di Risarcimenti & Rimborsi ci siamo già occupati e continuiamo a occuparci di questo tipo di domande e soprattutto di problematiche legate a domande immotivatamente rifiutate o – come vedremo in seguito – risarcite per meno anni di quelli stabiliti.
Richiedi subito la tua consulenza gratuita contattandoci tramite il form o inviando un’email a info@risarcimentierimborsi.it, ci assicureremo di seguire la tua pratica e fare in modo che vada a buon fine e venga accettata, se idoneo.
Aumento importi indennità di accompagnamento
Le pensioni di invalidità non sono state le uniche a subire un aumento.
Lo abbiamo visto negli articoli appositi, l’indennità di accompagnamento 2021 ha subito un notevole incremento negli anni.
Difatti, nel 2019 essa aveva una cifra pari a 517,84 euro al mese.
Nel 2020 ha subito il suo primo – e leggero – incremento arrivando a 520,29 euro al mese.
Mentre l’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti era pari a 930, 99 euro.
Infine, nel 2021 l’indennità di accompagnamento per invalidi civili è arrivata a 522,10 euro al mese, mentre l’indennità per ciechi assoluti è aumentata fino alla cifra di 938,35 euro al mese.
Per tutti coloro che vogliano richiedere l’indennità di accompagnamento o l’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti, trovate le pratiche guide negli articoli linkati e in ogni caso – per qualsiasi dubbio – potete lasciarci un commento o contattarci tramite l’apposito form!
Non solo invalidità: ecco l’aumento previsto per tutti i pensionati nel 2021
Nelle prime settimane di agosto è prevista la realizzazione ufficiale della riforma fiscale del Governo Draghi.
Perché è importante per tutti i pensionati?
Il nuovo Decreto-Legge e la conseguente riforma fiscale, fra le altre cose, si pongono l’obiettivo di fare un taglio netto sull’IRPEF.
L’IRPEF è un’imposta che – come leggiamo da Wikipedia – :”consistente in un prelievo coattivo di ricchezza dal contribuente volto a finanziare i servizi pubblici generali e a ridurre la liquidità monetaria nel sistema economico del paese in cui queste vengono disposte”.
Sappiamo che è un’imposta diretta a carattere personale e con caratteristica progressiva, che sale di percentuale al salire del reddito del contribuente, ma perché quest’imposta può essere utile per aumentare le pensioni?
Taglio IRPEF e aumento pensioni nel 2021
Se la riforma fiscale del Governo Draghi venisse definitivamente attuata con conseguente taglio dell’IRPEF, l’aumento delle pensioni sarebbe automatico.
Questo perché diminuendo la tassazione dal lordo al netto delle buste paghe e delle pensioni, si diminuirebbe il cuneo fiscale e alzerebbe il netto presente non solo in busta paga ma anche nelle pensioni.
Questo articolo della testata Trend-online spiega – soffermandosi più sulle buste paghe, ma è una regola valida anche per i pensionati – come la riforma fiscale può aumentare le pensioni di tutti i contribuenti già per l’anno 2021!
Per ora la riforma fiscale è ancora in lavorazione, ma entro le prime due settimane di agosto 2021 dovrebbe diventare realtà. Sarà allora che moltissimi pensionati potranno vedere un incremento nella propria pensione.
Quindi, non ci resta che aspettare ma per ogni domanda, dubbio o problematica legata alle pensioni e a come richiedere i vari aumenti o fare le dovute domande all’INPS vi ricordiamo che potete contattarci sull’apposito form contatti.
Conclusioni
Infatti, noi di Risarcimenti e Rimborsi siamo a vostra disposizione per fugare ogni dubbio.
Il nostro team di specialisti non aspetta altro che potervi aiutare ad ottenere le maggiorazioni che vi spettano di diritto.
Temete di essere fregati per brutte esperienze pregresse?
Il nostro primo consulto è assolutamente gratuito. Non siamo interessati a truffare nessuno, per questo ci accerteremo noi per primi che il nostro possibile cliente sia idoneo per la pratica che vuole richiedere.
Oltre a ciò, lo seguiremo personalmente, rassicurandolo e spiegando facilmente ciò che andremo a fare.
Non siamo maghi e non vogliamo congedarvi scortesemente come, purtroppo, molti – troppi – CAF sono soliti fare.
Se, invece, avete altri dubbi su pensioni, invalidità, accompagnamento e aumenti e vorreste leggerne di più, vi basterà sfogliare il nostro blog per trovare altri utilissimi articoli in merito a qualsiasi problematica burocratica.
Se volete la certezza di essere seguiti da esperti del settore che non vi chiederanno MAI di pagare per una prima consulenza, contattateci!