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    Pensioni d’invalidità 2020: aumenti e arretrati

    Pensioni d'invalidità 2020: aumenti e arretrati

    Novità sulle pensioni d’invalidità 2020: adesso si possono richiedere aumenti e arretrati. Ma quando arrivano? A chi spettano? Cosa bisogna fare per ottenerli? Per chi è valida la circolare INPS? Vediamolo insieme in questo articolo!

    Aumento delle pensioni d’invalidità 2020

    Vi avevamo già annunciato la grande novità ad agosto, ma adesso è ufficiale! Da settembre è possibile richiedere l’aumento delle pensioni d’invalidità.

    Dopo la rivoluzionaria sentenza della Corte Costituzionale, il premier Giuseppe Conte aveva annunciato nel Decreto agosto l’arrivo di aumenti sulle pensioni per gli invalidi civili al 100% a partire dai 18 anni.

    L’importo precedente, pari a 285,66 euro mensili, era stato infatti dichiarato “non sufficiente a soddisfare i bisogni primari della vita”.

    Da qui la decisione di incrementare l’importo da 286,81 euro a 651,51 euro

    Ma chi può richiedere questo incremento? Quali requisiti servono?

    Su questo tema c’è molta incertezza: incrementi e ricostituzioni vengono spesso confusi e a rimetterci sono sempre i cittadini.

    Per aiutarti a capire meglio come funzionano le maggiorazioni, dividiamo i richiedenti in due categorie:

    • invalidi civili al 100% dai 60 ai 67 anni
    • invalidi civili al 100% dai 18 ai 59 anni

    Pensioni d’invalidità 2020: dai 60 ai 67 anni

    Gli invalidi civili con una percentuale di invalidità del 100% di età compresa tra i 60 e i 67 anni possono richiedere un incremento sulla base della cosiddetta maggiorazione sociale.

    La maggiorazione sociale fa parte della categoria dei diritti inespressi. I diritti inespressi sono quei diritti che spettano ad alcuni cittadini e pensionati, ma che l’Inps riconosce soltanto dietro specifica richiesta.

    Le somme aggiuntive non vengono automaticamente erogate a meno che il pensionato conosca i suoi diritti e si attivi, anche per il tramite di un legale.

    A chi spetta la maggiorazione?

    La maggiorazione sociale spetta agli invalidi civili totali al 100% o totalmente inabili al lavoro che abbiano compiuto il sessantesimo anno di età e ciò indipendentemente dall’aver versato i contributi previdenziali.

    Più nel dettaglio, per richiedere la maggiorazione sociale occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:

    Nel calcolo reddituale vanno inclusi tutti i redditi, compresa l’indennità e la pensione di invalidità, ma va esclusa l’indennità di accompagnamento.

    Maggiorazione e arretrati

    L’importo della maggiorazione è di circa 350,00 euro mensili, da aggiungere alla pensione di invalidità percepita, per un totale complessivo di circa € 650,00.

    Tale incremento decorre dal primo giorno del mese successivo alla data di compimento del sessantesimo anno di età e nei limiti della prescrizione quinquennale.

    Per questo tipo di incremento è possibile anche ottenere i ratei arretrati fino a cinque anni.

     

     

    Pensioni d’invalidità 2020: dai 18 ai 59 anni

    Pensioni d’invalidità 2020: aumenti a partire dai 18 anni. Per gli  invalidi civili totali al 100% dai 18 ai 59 anni non si applica la maggiorazione sociale che abbiamo appena visto.

    Tuttavia l’INPS con la circolare 107 del 23 settembre 2020 ha stabilito che potranno ottenere l’incremento anche gli invalidi civili dai 18 ai 59 anni di età.

    Nella premessa, l’INPS si spiega di aver esteso l’incremento al milione a persone invalide totali con età inferiore a 60 anni dopo la sentenza della Corte Costituzionale. La Corte Costituzionale infatti aveva dichiarato che l’incremento non può essere giustificato solo su base anagrafica.

    A chi spetta l’incremento?

    L’incremento previsto dalla circolare INPS può essere richiesto da:

    Attenzione! Per gli invalidi che percepiscono la pensione di inabilità secondo la legge 222 del 1984, l’incremento non viene riconosciuto automaticamente ma bisogna fare una apposita domanda.

    Essere maggiorenne e in possesso di uno dei requisiti che abbiamo appena indicato non basta. Anche in questo caso sono richiesti i limiti reddituali che abbiamo visto per la maggiorazione sociale.

    Limiti reddituali e arretrati

    In particolare il richiedente deve avere un reddito personale annuo entro 8.469,63 euro per il pensionato solo e 14.447,42 euro per il pensionato coniugato.

    Nel calcolo dei redditi vanno considerati tutti i redditi, anche quelli per fini IRPEF o esenti.

    Non concorrono nella formazione del reddito e non vanno conteggiati:

    • reddito della casa di abitazione
    • l’indennità di accompagnamento
    • i trattamenti di famiglia (ANF)
    • l’importo aggiuntivo della pensione (ex 300.000 lire) di 154,94 euro.

    Mi hanno chiesto: possono due coniugi invalidi al 100% ottenere entrambi incremento al milione?
    No, se uno dei coniugi ha l’incremento e questo porta a superare il limite reddituale. , se nonostante l’incremento non venga superato il limite reddituale di 14.447,42 euro.

    Parliamo adesso di arretrati. Coloro i quali possono richiedere l’incremento sulla base della circolare INPS che abbiamo visto, possono richiedere i benefici solo per il futuro. Al contrario della ricostituzione per gli invalidi dai 60 ai 67 anni, questo incremento non prevede il rimborso dei ratei arretrati.

    Se però la domanda viene presentata entro il 9 ottobre 2020, sarà possibile ottenere i ratei arretrati dal 1 agosto 2020.

     

     

    Cosa fare se l’INPS non ti riconosce quanto ti spetta?

    Speriamo di averti dato un quadro chiaro sulle pensioni d’invalidità 2020, aumenti previsti e arretrati. Si tratta di un grande cambiamento a sostegno di chi ne ha bisogno.
    Ma cosa puoi fare se l’Inps non riconosce quanto ti spetta?
    Nel caso in cui l’Inps vi abbia riconosciuto una percentuale d’invalidità inferiore, vi abbia negato l’accompagnamento o non vi corrisponda i benefici economici che vi spettano, non perdete tempo!

    Entro sei mesi dal ricevimento del verbale è possibile fare ricorso.
    Noi di Risarcimenti & Rimborsi siamo pronti ad ascoltare la vostra storia e a batterci per i vostri diritti!
    Abbiamo grande esperienza nei ricorsi contro l’Inps e studieremo il vostro caso con l’attenzione e la cura che merita, offrendovi tutto il supporto necessario.

    Richiedi subito la tua consulenza contattandoci tramite il form o inviando un’email a info@risarcimentierimborsi.it o chiamaci al 3395496423.

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