Diritti inespressi e incremento della pensione

Hai mai sentito parlare di diritti inespressi e incremento della pensione? Lo sai che se sei invalido civile totale al 100%, ultrasessantenne, anche in assenza di contribuzione, potresti avere diritto ad un incremento della pensione di invalidità civile o inabilità per un totale di circa €. 650,00 mensili anziché di €. 286,00 circa? Ed eventuale diritto agli arretrati?
Probabilmente potresti averne diritto. Ma, prima di spiegarti come fare per ottenere l’incremento, facciamo un piccolo passo indietro.
COSA SONO I DIRITTI INESPRESSI?
Iniziamo col vedere cosa sono i diritti inespressi e l’incremento della pensione!!
I diritti inespressi sono quei diritti che spettano ad alcuni cittadini/pensionati ma che l’Inps riconosce soltanto a fronte di una specifica richiesta.
Vengono definiti “inespressi” proprio perchè l’Inps, pur stabilendo e conoscendo chi può accedere a tali aumenti pensionistici, non si premura di contattare ed informare direttamente tutti gli aventi diritto.
Ciò sta a significare che le somme aggiuntive non vengono automaticamente erogate a meno che il pensionato conosca i suoi diritti e si attivi, anche per il tramite di un legale.
Tra questi diritti inespressi parleremo di un importante incremento economico detto “maggiorazione sociale”.
MAGGIORAZIONE SOCIALE PER INVALIDO AL 100% ULTRASESSANTENNE?
La maggiorazione sociale spetta agli invalidi civili gravi al 100% o totalmente inabili al lavoro che abbiano compiuto il sessantesimo anno di età e ciò indipendentemente dall’aver versato i contributi previdenziali.
L’importo aggiuntivo è di circa €. 350,00 mensili che si aggiunge all’assegno/pensione di invalidità percepita per un totale complessivo di circa €. 650,00.
Tale incremento decorre dal primo giorno del mese successivo alla data di compimento del sessantesimo anno di età e nei limiti della prescrizione quinquennale.
È bene precisare che è sempre possibile richiedere la maggiorazione sociale (fino al raggiungimento di anni 67) anche a ritroso per i 5 anni precedenti consentendo così di recuperare eventuali arretrati e somme di notevole importo.
In parole semplici, se sei stato riconosciuto invalido civile totale al 100% da parte della Commissione Medica ed hai un’età compresa tra 60 e 67 anni, indipendentemente dalla fruizione dell’indennità di accompagnamento (che come noto costituisce fonte di reddito) potresti avere diritto, nel rispetto del limite di reddito, di tale tale incremento compresa la tredicesima mensilità.
Per capire meglio quanto sopra riportiamo uno dei casi recentemente affrontato.
COME ABBIAMO RISOLTO IL CASO DEL SIG. GIOVANNI?
Il signor Giovanni (nome di fantasia per proteggere la sua privacy) ci ha contattato tramite il nostro sito internet per avere maggiori informazioni su come ottenere la maggiorazione.
Ci ha subito raccontato la sua storia. Giovanni è un invalido civile grave al 100%, senza diritto all’accompagnamento e di anni 63. Percepisce (percepiva fino al nostro intervento) la somma di €. 286,00 circa, insufficiente per soddisfare le ordinarie esigenze di vita.
Concordate le modalità per l’affidamento dell’incarico, abbiamo subito attivato le procedure necessarie per consentirgli un adeguamento dell’assegno/pensione di invalidità con l’incremento della maggiorazione non solo per il futuro ma anche per gli anni arretrati.
In altri termini, il Sig. Giovanni si è visto riconoscere non soltanto un incremento mensile di €. 650,00 circa ma anche una somma arretrata di quasi €. 14.000,00.
IN CONCLUSIONE
È norma costante che l’INPS riconosce all’invalido civile grave al 100% soltanto l’assegno/pensione di invalidità indipendentemente dal raggiungimento del requisito di età del sessantesimo anno, pur avendo diritto all’incremento di oltre 350 euro mensili fino a quando non venga riconosciuto il diritto alla maggiorazione sociale come normativamente previsto.
Per maggiori informazioni contattaci per una prima consulenza gratuita tramite il form, con una email a info@risarcimentierimborsi.it o al 3386925831 o al 3395496423.
Avv. Stefano Di Giacomo e Avv. Antonino Di Giacomo